Il Laboratorio politico-culturale R-Esistere ha proposto a tutti i consiglieri comunali di minoranza il testo di un atto di sindacato ispettivo che prende le mosse dalle condizioni di degrado dell'ex complesso sportivo "TAF", una piscina scoperta in stato di completo abbandono in una zona molto frequentata denominata “167”, richiedendo l'adozione di provvedimenti a tutela dell'igiene pubblica, per sollecitare poi il sindaco e l'amministrazione ad effettuare una approfondita valutazione dello stato dei beni immobili di proprietà comunale ed una analisi costi-benefici dell'attuale assetto dei rapporti concessori, assumendo le opportune determinazioni ed esplicitando le linee programmatiche sulla materia.
Troppo spesso, infatti, secondo R-Esistere, gli immobili comunali sono stati affidati in concessione a privati (per l'esercizio di attività economiche) con procedure a dir poco discutibili sotto il profilo della legittimità, scarsamente pubblicizzate e trasparenti e con troppi difetti nella disciplina dei rapporti tra le parti, a detrimento dei beni stessi e degli interessi dell'Ente.
Il risultato prodotto da tali politiche è consistito essenzialmente nella sottrazione degli immobili comunali alla fruibilità pubblica, senza, peraltro, alcun corrispondente e apprezzabile beneficio per le casse dell'Ente, ove si consideri il canone veramente "politico" di certe concessioni.
Questa politica, sostanzialmente basata sulla combinazione di fattori clientelari, confuse logiche di incentivazione dell'iniziativa privata e spiccata tendenza a liberarsi del bene per vari altri motivi, è, secondo R-Esistere, sbagliata e bisognosa di cambiamenti urgenti.
Il nostro comune ha, infatti, grande necessità di luoghi pubblici da destinare ad iniziative socio-culturali e di formazione a favore della comunità ed in particolare di un luogo dedicato ai giovani, esigenza, questa, fortemente avvertita dai ragazzi di Fragagnano. La promessa di un luogo idoneo allo svolgimento di attività socio-culturali è ormai datata e puntualmente disattesa da tutta la classe politica fragagnanese. Negli ultimi tempi sono nate moltissime associazioni di cittadini che intendono contribuire alla rinascita del paese, alle quali occorrerebbe fornire un luogo di incontro e di lavoro condiviso e polifunzionale.
Ma tali politiche trovano oggi gli immobili occupati dai beneficiari di quella vecchia logica di gestione che occorre rivedere profondamente, anche perché non ha consentito al nostro Ente di accedere e partecipare adeguatamente alle qualificanti politiche sociali e giovanili messe in campo negli ultimi anni dalla Regione Puglia che ben rispondevano a quei bisogni (una su tutte i laboratori urbani). Politiche, peraltro, che in altri comuni pugliesi hanno consentito la ristrutturazione e una nuova fruizione anche di immobili pubblici che viceversa sarebbero rimasti abbandonati.
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